(ANSA) – TRIESTE, 27 NOV – Si può essere “cittadini del mondo”, ma casa è sempre casa. E le radici, quelle “importanti”, non si recidono. Per Elisa è così. Dopo 22 anni di successi nazionali e internazionali, il porto sicuro rimane sempre la sua Monfalcone (Gorizia) dove sono nati “i tramonti a Nord est” che le hanno valso la vittoria a Sanremo nel 2001 con “Luce” e ai quali torna appena è possibile.
Ed è proprio a quella “casa”, che la cantante ha “regalato” un live set. Un “evento raro”, confessa all’ANSA, visti agenda e impegni. “L’ultima volta che ho cantato per gli amici in piazza è stato diversi anni fa”. Jeans e giubbotto mimetico, ha incantato 5 mila “amici” per 45 minuti a Ronchi dei Legionari (Gorizia), inaugurando il torneo di “curling bisiac”, must della tradizione sportiva locale. Un rewind con il pubblico degli esordi, un rapporto che oggi “è sempre più difficile costruire, perché per i locali ospitare la musica live di chi deve fare gavetta è costoso e difficile. Ci dovrebbero essere agevolazioni per i gestori”.